lunedì 23 aprile 2012

Bel Ami

George Duroy dopo due anni come soldato in Algeria si trova a Parigi senza soldi, senza amici e con uno squallido impiego alle Ferrovie che non gli permette nemmeno di cenare tutti i giorni. Un incontro casuale con un suo vecchio compagno d'armi lo introduce nell'ambiente raffinato, ma pieno di intrighi del giornalismo di costume. George, apprezzato molto dalle donne, ma dileggiato dai suoi colleghi per la sua scarsa abilità di giornalista riesce, non senza fatica, a farsi strada senza scrupoli e mosso dalla certezza della sua predestinazione ad una carriera sfolgorante e ancor di più ad una grande ricchezza.



Esordio alla regia cinematografica per Declan Donneland e Nic Ormerod, Bel Ami realizzato nel 2010 esce adesso nelle sale, secondo i detrattori della saga di Twilight come intrattenimento per le fans di Robert Pattinson, tra il primo episodio di Breaking Down e il secondo, nei cinema il prossimo autunno che segnerà la fine della serie delle pellicole realizzate dal ciclo dei romanzi sui vampiri di Stephenie Meyer. Se fosse vero, e dal punto di vista del marketing sembra  molto probabile, forse il primo ad accorgersene a trarne vantaggio è proprio lo stesso Robert Pattinson.



 Il 26enne attore inglese, che dopo Harry Potter, The airman hunted, Twilight e Come l'acqua per gli elefantiè coinvolto in una ulteriore trasposizione cinematografica da un romanzo di successo, in occasione della prima del film al Festival di Berlino si è detto felice di poter finalmente contare su un pubblico più vasto e si auspicava che i lettori di Twilight fossero tentati di andare a vedere Bel Ami.

La trama del romanzo di Guy de Maupassant pubblicato nel 1885 è ridotta in sofisticati quadretti o intermezzi prevalemtemente filmati in ambienti interni borghesi, e risulta nel complesso piacevole, mancando però dell'afflato di altre fortunate trasposizioni cinematografiche in costume come L'età dell'innocenza, Le relazioni pericolose, Ritratto di Signora.
Tra i personaggi si distingue Christina Ricci, sempre più irriconoscibile, nel ruolo di Clotilde Marelle, la prima fra le donne che si trovano a soccombere al fascino di George; un personaggio che se nel romanzo viene definito "naturalmente audace" nel film sembra piuttosto acerba ma al contempo materna.



Uma Turman è invece una Madeleine Forestier piuttosto aderente all'originale anche se forse un po' troppo matura, ancorché astuta determinata e maliziosa.




Robert Pattinson nella sua stolida avvenenza si rivela il volto e il corpo perfetti per animare George Duroy il cui sguardo perennemente frustrato e desideroso di riscatto non può non ricordare quello affamato di sangue del suo più celebre ruolo.




Di tutte le donne da lui conquistate e sedotte, fra le quali c'è anche la sventurata Virginie (Kristin Scott Thomas), la più agè fra le amanti di George, Clotilde "la licenziosa" del romanzo di Maupassant, con il suo nuovo profilo romantico regalatole dallo schermo, sembra essere la compagna ideale per Bel Ami, che, anche se troppo preso dalla sua sempre più crescente avidità per apprezzarla, sa che su di lei potrà sempre contare.

Bel Ami risulta nel complesso ben confezionato e godibile e, a patto che non si sia troppo devoti a Maupassant, è piacevole lasciarsi coinvolgere dai sontuosi set decorati da Ana Lynch Robinson (In Bruges, An Education) e dalla bella colonna sonora firmata da Rachel Portman (Non lasciarmi, Le regole della casa del sidro).

A presto!

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